Accessibilità Digitale: Normative e Opportunità per il 2025.

Accessibilità Digitale: Normative e Opportunità per il 2025.

L’accessibilità digitale è diventata un elemento cruciale per garantire inclusione e uguaglianza in un mondo sempre più connesso. L’Italia e l’Unione Europea hanno adottato un approccio normativo ampio per garantire che servizi e prodotti digitali siano fruibili da tutti i cittadini, inclusi le persone con disabilità e la popolazione anziana. Questo articolo illustra le principali disposizioni normative italiane ed europee, con particolare attenzione alla Direttiva Europea sull’Accessibilità (EAA).
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1. L’Accessibilità per le Pubbliche Amministrazioni (PA)

In Italia, la Legge 4/2004 (nota come Legge Stanca) ha stabilito le regole per l’accessibilità digitale nelle Pubbliche Amministrazioni (PA). Le Linee Guida sull’Accessibilità degli Strumenti Informatici, elaborate dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), sono il punto di riferimento normativo e tecnico per garantire l’accessibilità dei servizi pubblici.
Obblighi principali
1. Conformità tecnica:
> Tutti i siti web e le applicazioni mobili delle PA devono rispettare i criteri delle WCAG 2.1 livello AA, standard internazionali che coprono esigenze visive, uditive, motorie e cognitive.
> Compatibilità con dispositivi assistivi, come screen reader e tastiere alternative.
2. Dichiarazione di Accessibilità:
> Ogni PA è obbligata a pubblicare annualmente una dichiarazione che certifichi lo stato di conformità dei propri strumenti digitali.
> La dichiarazione deve specificare eventuali limitazioni o giustificazioni per deroghe legate a oneri sproporzionati.
3. Monitoraggio e Sanzioni:
> L’AgID monitora la conformità delle PA e ha il potere di imporre sanzioni amministrative in caso di mancato rispetto delle norme.
Obiettivo
Garantire che tutti i cittadini, inclusi quelli con disabilità e anziani, possano accedere ai servizi digitali pubblici in modo autonomo e senza barriere.
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2. Accessibilità e Obblighi per le Aziende Private

Il Decreto Legge 76/2020 ha esteso gli obblighi di accessibilità anche al settore privato, anticipando in parte le disposizioni della Direttiva Europea sull’Accessibilità (EAA). Questa normativa mira a rendere i servizi digitali inclusivi per tutti i consumatori.
Soggetti interessati
> Imprese con un fatturato medio annuo superiore a 500 milioni di euro negli ultimi tre anni.
> Aziende che offrono servizi digitali al pubblico, inclusi banche, e-commerce e piattaforme di streaming.
Obblighi principali
1. Adeguamento tecnologico:
> Siti web, portali e applicazioni mobili devono rispettare le WCAG 2.1 livello AA.
2. Dichiarazione di Accessibilità:
> Pubblicazione annuale entro il 23 settembre, indicando il livello di conformità e le eventuali limitazioni.
Sanzioni
> Multe amministrative: Importi commisurati alla gravità della violazione.
> Danni reputazionali: Perdita di fiducia dei consumatori, con impatti negativi sul brand.
Obiettivo
Sensibilizzare le grandi imprese sull’importanza di offrire servizi digitali inclusivi, garantendo pari accesso a tutti i cittadini.

3. Linee Guida di Design per i Servizi Digitali

Le Linee Guida di Design per i Servizi Digitali della PA, sviluppate dall’AgID, rappresentano uno strumento fondamentale per uniformare la progettazione dei servizi digitali pubblici e garantire che siano accessibili, sicuri e semplici da usare. Questi standard coprono diversi ambiti, dalla progettazione centrata sull’utente alla sicurezza e al monitoraggio continuo dei servizi.

3.1. Accessibilità

Finalità: Rendere accessibili a tutti gli utenti il contenuto, la struttura e il comportamento degli strumenti informatici, rispettando i requisiti di legge.
Azioni richieste:
> Deve essere garantito il rispetto della Legge 4/2004 e delle relative Linee Guida sull’Accessibilità degli Strumenti Informatici emanate da AgID con Determinazione n. 396 dell’8 settembre 2020.
> Implementazione di strumenti e metodologie per garantire che i contenuti digitali siano fruibili anche da persone con disabilità, utilizzando tecnologie assistive come screen reader.
Riferimenti normativi: L. 4/2004, Linee Guida sull’Accessibilità (LG_ACCESS).
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3.2. Affidabilità, Trasparenza e Sicurezza

Finalità: Progettare e sviluppare servizi digitali che garantiscano la trasparenza delle informazioni e la sicurezza, nel rispetto della normativa nazionale e unionale sulla protezione dei dati personali.
Azioni richieste:
> Garantire la protezione dei dati personali fin dalla progettazione, in conformità con l’art. 25 del GDPR e le Linee Guida del Comitato europeo per la protezione dei dati.
> Rispettare i livelli di sicurezza definiti nelle Misure minime di sicurezza ICT per le PA.
> Effettuare una valutazione d’impatto sulla protezione dei dati (DPIA) in caso di rischio elevato per i diritti e le libertà delle persone fisiche (art. 35 GDPR).
> Pubblicare l’informativa sul trattamento dei dati personali su tutti i siti e servizi digitali.
> Implementare misure tecniche e organizzative per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio, in ottica di responsabilizzazione (art. 32 GDPR).
> Assicurare che i contenuti delle informative siano chiari e comprensibili, specialmente se destinati a minori o persone con disabilità.
Riferimenti normativi: GDPR, Codice Privacy, Linee Guida Cookie del Garante Privacy.
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3.3. Semplicità di Consultazione ed Esperienza d’Uso

Finalità: Progettare siti e servizi digitali che siano utili e facili da usare, adottando una metodologia centrata sull’utente.
Azioni richieste:
> Adottare un approccio iterativo e coinvolgere gli utenti durante tutte le fasi di progettazione, sviluppo e manutenzione.
> Svolgere attività di ricerca con utenti per identificare le loro esigenze e validare le soluzioni progettuali adottate.
> Realizzare test di usabilità per assicurare che il design risponda ai bisogni degli utenti.
> Organizzare i contenuti in modo chiaro, utilizzando un linguaggio semplice e adeguato al pubblico destinatario.
> Rendere facilmente trovabili i contenuti tramite motori di ricerca interni ed esterni.
Riferimenti normativi: Linee Guida sull’Accessibilità (LG_ACCESS), Linee Guida per l’Interoperabilità (LG_INTEROP).
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3.4. Monitoraggio dei Servizi

Finalità: Analizzare e migliorare l’esperienza d’uso dei servizi digitali tramite la raccolta di dati qualitativi e quantitativi.
Azioni richieste:
> Raccogliere e analizzare dati statistici sull’accesso e l’utilizzo dei servizi digitali.
> Pubblicare informazioni aggregate e anonimizzate sui dati di monitoraggio.
> Adottare piattaforme di analisi come Web Analytics Italia (WAI) per il monitoraggio statistico, assicurandosi di rispettare la normativa sulla protezione dei dati.
> Implementare strumenti per raccogliere feedback dagli utenti in merito alla qualità dei servizi.
Riferimenti normativi: GDPR, Codice Privacy, Linee Guida Cookie.
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3.5. Interfaccia Utente

Finalità: Fornire interfacce coerenti, semplici e intuitive per gli utenti.
Azioni richieste:
> Utilizzare modelli di design sviluppati per specifici tipi di servizi digitali, disponibili su Designers Italia.
> Garantire che le interfacce si adattino automaticamente al dispositivo dell’utente (responsive design).
> Assicurare uno stile coerente e uniforme all’interno dello stesso servizio digitale.
Riferimenti normativi: Linee Guida sull’Accessibilità (LG_ACCESS).
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3.6. Integrazione delle Piattaforme Abilitanti

Finalità: Garantire un’esperienza d’uso unificata attraverso l’integrazione con piattaforme abilitanti come SPID, PagoPA e ANPR.
Azioni richieste:
> Assicurare l’autenticazione con sistemi riconosciuti dal CAD (Codice dell’Amministrazione Digitale).
> Effettuare i pagamenti online tramite strumenti previsti dal CAD.
> Valutare eventuali rischi legati all’uso di servizi di terze parti (ad es. font, plug-in, strumenti di pagamento) e garantire la conformità al GDPR.
Riferimenti normativi: GDPR, Codice Privacy, CAD.
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Obiettivo del Punto 3
Garantire che i servizi digitali pubblici siano accessibili, sicuri, affidabili e progettati per rispondere ai bisogni reali dei cittadini, utilizzando metodologie innovative e normative rigorose.

4. Direttiva Europea sull’Accessibilità (EAA)

La Direttiva Europea 2019/882, conosciuta come European Accessibility Act (EAA), è un documento legislativo chiave per promuovere un mercato unico europeo inclusivo. Mira a garantire che una vasta gamma di prodotti e servizi sia progettata per essere accessibile a persone con disabilità e alla crescente popolazione anziana, rispondendo alle esigenze di oltre 101 milioni di cittadini europei con disabilità.
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Ambito di Applicazione
L’EAA si applica a una serie di prodotti e servizi digitali e fisici essenziali.
Prodotti inclusi:
> Hardware e software per computer: Computer, accessori e applicazioni software devono garantire accessibilità per chi utilizza dispositivi assistivi.
> Dispositivi mobili: Smartphone, tablet e apparecchiature audiovisive devono rispettare criteri di accessibilità standardizzati.
> Terminali self-service: Bancomat, biglietterie automatiche, macchine per il check-in e dispositivi simili.
Servizi inclusi:
> E-commerce e piattaforme digitali: I siti web e le applicazioni mobili per il commercio elettronico devono essere pienamente accessibili.
> Servizi bancari digitali e sistemi di pagamento: Devono includere funzionalità che facilitino l’accesso e l’utilizzo anche a utenti con disabilità.
> Media audiovisivi e piattaforme di streaming: Devono integrare sottotitoli, descrizioni audio e altre funzioni di accessibilità.
> Sistemi di prenotazione e biglietteria digitale: Inclusi i servizi per il trasporto pubblico e privato.
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Organizzazioni Esenti
Non tutte le aziende devono rispettare le disposizioni dell’EAA. La normativa prevede esenzioni in due principali categorie:
1. Microimprese di servizi (art. 4 comma 5 della Direttiva):
> Imprese con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro.
2. Onere sproporzionato (art. 14 della Direttiva):
> Qualsiasi azienda può richiedere l’esenzione dimostrando che l’adeguamento alle normative comporterebbe un costo eccessivo rispetto ai benefici.
> L’onere sproporzionato deve essere debitamente documentato, giustificato e comunicato formalmente in sede legale.
Queste esenzioni, tuttavia, sono considerate una ultima risorsa e devono essere sostenute da prove concrete.
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Tempistiche e Scadenze
> 28 giugno 2022: Gli Stati membri dovevano recepire la Direttiva nei propri ordinamenti.
> 28 giugno 2025: Tutti i prodotti e servizi immessi sul mercato europeo dovranno rispettare i requisiti di accessibilità.
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Sanzioni per Mancata Conformità
La mancata conformità alla Direttiva può comportare conseguenze significative per le aziende:
1. Multe amministrative: gli importi delle sanzioni possono variare tra 5.000 e 40.000 euro, come previsto dall’art. 30 della Direttiva e dall’art. 24 del D.Lgs. 82/2022.
2. Restrizioni di mercato: i prodotti e servizi non conformi non potranno essere immessi o mantenuti sul mercato dell’Unione Europea.
3. Danni reputazionali: la mancata conformità potrebbe minare la fiducia di clienti e stakeholder, con effetti negativi sull’immagine aziendale.
4. Contenziosi legali: le aziende rischiano azioni legali da parte di associazioni di tutela dei consumatori o delle persone con disabilità.
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Impatto sulle Imprese
Le aziende che non si adeguano rischiano:
> Contestazioni legali e multe: Richieste di risarcimento e sanzioni da autorità e associazioni di tutela.
> Perdita di mercato: Consumatori con disabilità e anziani potrebbero optare per alternative più accessibili.
> Danni al brand: La mancata conformità potrebbe compromettere la reputazione aziendale.
Al contrario, l’adeguamento offre opportunità:
> Espansione del mercato: Soluzioni accessibili consentono di raggiungere un pubblico più ampio.
> Miglioramento dell’esperienza utente: Design accessibili migliorano l’usabilità per tutti, aumentando la soddisfazione dei clienti.
> Leadership etica: Le aziende conformi sono percepite come socialmente responsabili e innovative.
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Azioni Strategiche per le Imprese
Prepararsi all’entrata in vigore della Direttiva richiede pianificazione e investimenti strategici. Ecco le misure consigliate:
1. Collaborazione con esperti di accessibilità web: affidarsi a professionisti per identificare le criticità e implementare soluzioni innovative.
2. Formazione del personale: creare una cultura aziendale dell’accessibilità attraverso programmi di formazione specifici.
3. Pianificazione strategica: allocare budget e risorse adeguate per aggiornamenti e iniziative legate all’accessibilità.
4. Monitoraggio continuo: seguire l’evoluzione della normativa per adeguarsi prontamente a eventuali modifiche.
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L’accessibilità digitale rappresenta oggi un pilastro fondamentale per costruire una società più inclusiva, equa e connessa. Attraverso normative avanzate come la Legge 4/2004 in Italia e la Direttiva Europea sull’Accessibilità (EAA), l’Italia e l’Unione Europea tracciano un percorso chiaro verso un futuro digitale che risponda alle esigenze di tutti i cittadini, con particolare attenzione alle persone con disabilità e alla popolazione anziana.
Le Pubbliche Amministrazioni sono chiamate a svolgere un ruolo di primo piano, adottando standard rigorosi e garantendo che i loro servizi digitali siano pienamente accessibili. Parallelamente, il coinvolgimento del settore privato, in particolare delle grandi aziende, amplia l’impatto dell’accessibilità, promuovendo una cultura di inclusione che va oltre gli obblighi normativi.

Le Linee Guida di Design per i Servizi Digitali della PA offrono strumenti pratici per uniformare e migliorare la qualità dei servizi, garantendo semplicità, sicurezza e accessibilità. L’obiettivo è quello di creare un ecosistema digitale che sia realmente centrato sulle persone, progettato per rispondere alle loro esigenze e costantemente migliorato grazie al monitoraggio continuo.

La Direttiva Europea sull’Accessibilità (EAA), inoltre, stabilisce un quadro armonizzato che non solo impone obblighi, ma incentiva l’innovazione e l’adozione di soluzioni digitali inclusive. Le aziende che si adeguano non solo rispettano la legge, ma acquisiscono un vantaggio competitivo significativo. Attraverso design accessibili, possono espandere il proprio pubblico, migliorare l’esperienza utente e posizionarsi come leader etici e socialmente responsabili.
In un mondo dove l’accessibilità sta diventando un parametro essenziale per valutare la qualità e l’efficacia dei servizi digitali, conformarsi a queste normative non è solo una necessità, ma una straordinaria opportunità. Promuovere l’accessibilità significa investire in progresso, innovazione e sostenibilità, creando un impatto positivo per le generazioni future.

La vera sfida, ora, non è solo rispettare gli obblighi normativi, ma trasformare questi requisiti in un valore aggiunto, contribuendo alla creazione di un ecosistema digitale più inclusivo, dove nessuno venga lasciato indietro. L’accessibilità digitale non è solo un diritto: è la chiave per un futuro più equo e condiviso per tutti.

L’Agenzia di comunicazione KooTj affianca Professionisti e Imprese nell’adeguamento di siti web ed applicazioni alle normative sull’accessibilità che entreranno in vigore a giugno del 2025.

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